2 AGOSTO 1980 - 2 AGOSTO 2017. PER NON DIMENTICARE

Pubblicata il 02/08/2017

Agosto. Nell’aria si sente il profumo del mare, delle vacanze vicine,dei giorni di dolce ozio dopo un anno di lavoro.  Il cuore vola a cercare lunghe passeggiate tra i boschi profumati, le spumeggianti carezze delle onde sul bagnasciuga, i laboriosi castelli di sabbia costruiti sotto al sole accecante e distrutti dall’alta marea nel chiarore d’argento della luna. E allora, ecco il treno dei desideri,della felicità: quello delle vacanze,quello che riporta a casa,quello che ti fa battere il cuore,perché ti fa ritornare dal tuo amore lontano.
Probabilmente pensavano a tutto questo e chissà a quanto altro ancora i passeggeri che affollavano la stazione di Bologna e popolavano vagoni roventi, pieni di voci, di note, di attese.
Poi,all’improvviso, lo scoppio. C’è confusione. Si odono grida. La gente corre e non ha più la felicità negli occhi, ma lo sgomento, la paura. I cuori si fermano, così come quell’orologio, nella stazione di Bologna: sono le 10,25  del 02 agosto 1980 e da allora nulla sarà più come prima. Nulla sarà più capace di sanare quella ferita inferta a Bologna e all’Italia intera.
Ecco allora il senso di questo cammino del ricordo, innanzi tutto per non dimenticare, ma anche per ricordare le vittime innocenti ed inconsapevoli che sono cadute quel giorno. Per ricordare il loro sacrificio sotto il fuoco di quella che fu denominata “strategia del terrore”. Se noi oggi siamo qui, è per confermare l’impegno della società civile contro ogni forma di terrorismo e di progetto di morte. E, come amministratori, abbiamo un compito in più: quello di promuovere e favorire, con la parola e con l’esempio, l’affermarsi con forza sempre maggiore di una società di uomini e donne liberi dalla violenza, dal  pregiudizio, dalla prevaricazione e dall’intolleranza. E questo compito a cui tutti siamo chiamati, assume una valenza particolare nei giorni che stiamo vivendo, in cui il terrorismo ancora non si tace e la scia di morte è ancora inaccettabilmente troppo lunga. Per questo dobbiamo continuare a ricordare, per ritrovare ogni giorno la forza di fare fronte comune in difesa della pace e della Libertà.
 
 
                                                                                   Il Sindaco
                                                                         Flavio Massimo Pasini
 

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